Il personale tecnico che vive nel mondo delle analisi strumentali passa la parte prevalente del suo tempo lavorativo ad ATTENDERE. Non considerando il tempo di “regimazione” tra l’accensione e la stabilizzazione termica dello strumento, dal momento in cui il campione inizia a circolare nelle vie che portano all’ingresso della cella di misura al momento in cui lo strumento produce una misura stabile, passano diversi minuti, che dipendono dal tipo di sensore e dalla composizione del campione.
Un’attività di così basso livello come l’attesa non è conveniente assegnarla ad un tecnico, se nel frattempo sono presenti altre incombenze più qualificate.
Questo è lo scopo per cui nasce il software InfoCAP3000: il tecnico predispone (preferibilmente nella sua sede) le procedure di prova e sul campo provvede ai collegamenti e lancia la prima prova, che si articola autonomamente nelle diverse fasi. Scaduto il tempo, collega un secondo analizzatore e/o un diverso set di bombole e lancia la seconda prova… e così via. Ogni prova ha una durata nell’ordine di una o più ore.
Il PC ed il relativo software inviano al diluitore le istruzioni su come operare e quindi conoscono in anticipo il risultato atteso. Il diluitore riceve le misure dell’analizzatore attraverso una scheda esterna analogica isolata e le trasmette a richiesta al PC, che può quindi confrontare il risultato atteso con quello effettivo e alla fine produrre un report che non necessita generalmente di ulteriore elaborazione.
Possono essere prodotte prove di vario genere, che possono richiedere formati diversi per ospitare il rapporto: diversi formati possono essere facilmente predisposti come formati nuovi o come modifica di formati esistenti, per essere selezionati al momento della redazione del verbale di prova.
